La flat tax 2023 è stata introdotta nella nuova Legge di Bilancio e racchiude al suo interno agevolazioni interessanti per diverse categorie di lavoratori autonomi. Ecco cosa bisogna sapere in merito a questa importante misura, con il funzionamento e le novità introdotte nella legge promulgata dal Governo Meloni.

Che cos’è la flat tax 2023

La flat tax 2023 è l’aggiornamento di una misura già introdotta da alcuni governi precedenti. Il suo significato letterale è tassa piatta ed è un sistema fiscale che si fonda su un’aliquota prestabilita e non è progressivo. Si basa sulle tasse relative al reddito familiare e ai profitti delle imprese con un’aliquota che non varia a seconda dei redditi e dei profitti. L’imposizione fiscale applicata ai vari soggetti resta sempre la stessa, anche se la versione italiana prevede alcune soglie di reddito inerenti agli autonomi o di profitto sulla produttività dei dipendenti.

La flat tax di seconda generazione viene applicata sui liberi professionisti e sui lavoratori autonomi che operano in regime di partita IVA. A questi, vanno aggiunti i dipendenti che ricevono eventuali premi di produzione, ma la tassa viene aggiunta solo su questi ultimi. Nel 2024, si parla di un’estensione della flat tax a carattere trasversale. Con tali premesse, non resta altro da fare che scoprire come funziona questa misura, magari traendone vantaggio grazie all’aiuto di strumenti come il software facilefatturare.it.

Come funziona la flat tax 2023

La flat tax 2023 funziona seguendo diverse modalità. Per quanto riguarda il regime forfettario, la tassa al 15% sostituisce l’Irpef e le altre aliquote addizionali e viene applicata sulle partite IVA il cui reddito è al di sotto degli 85 mila euro, salendo dai 65 mila precedenti. Non ci sono differenze in merito alle categorie e ai settori professionali. Le altre regole restano analoghe rispetto a quelle della flat tax 2022. Se le figure interessate superano il tetto specificato nell’arco di tempo preso in esame, è possibile intraprendere due strade. La prima prevede che il regime forfettario non sia più daa applicare dall’anno successivo se i compensi sono tra gli 85 mila e i 100 mila euro. Se quest’ultima soglia viene superata, il regime viene abolito in maniera istantanea.

Importante è anche l’inserimento della flat tax incrementale nella Legge di Bilancio 2023. Si tratta di una misura rivolta a imprese e autonomi e prevede un tetto di 40 mila euro di reddito e una franchigia aggiuntiva pari al 5%. Il provvedimento vede l’inserimento di un’aliquota del 15% al posto di quelle addizionali e Irpef, ma riferita solo all’anno 2023 e parametrata sul reddito più alto dei tre anni precedenti. La tassa si applica solo sul guadagno e non sull’intero reddito, con base imponibile al di sotto dei 40 mila. Se l’incremento non supera il 5% nel corso dei tre anni presi in considerazione, l’aliquota al 5% non viene applicata. Inoltre, eventuali deduzioni o detrazioni tengono conto di un’eccedenza simile, per una misura che gratifica imprese e autonomi in crescita economica e professionale.

Infine, ecco la flat tax applicata sui premi di produttività, anch’essa introdotta nell’ultima Legge di Bilancio e resa ancora più forte. Nel caso specifico, la tassa sostitutiva al posto delle addizionali e dell’Irpef viene fatta scendere al 5%. I premi di produttività vengono aggiunti dai datori di lavoro alla busta paga al raggiungimento di un obiettivo specifico, o di un qualsiasi risultato sulla qualità, sull’organizzazione o sull’innovazione aziendali. Ogni dipendente privato può accedere a un regime agevolato sul 5% in caso di premi inferiori ai 3000 euro all’anno, con redditi lordi che non devono superare gli 80 mila euro. Se quest’ultimo requisito non viene soddisfatto, la percentuale di aliquota applicata è pari al 10%.

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Legge di Bilancio 2023, le altre novità sulla flat tax

La nuova flat tax del 2023 è strutturale e parte da una durata minima di un anno, secondo quanto stabilito all’interno della Legge di Bilancio promulgata dal Governo Meloni. La flat tax incrementale è in vigore solo per tutto il 2023 e non prevede, ad oggi, alcuna proroga, così come anche le agevolazioni sulle tasse inerenti ai premi di produttività. Ad ogni modo, il Parlamento non ha ancora pubblicato il testo ufficiale della Legge e si attendono ulteriori news in merito.

Tuttavia, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti hanno parlato di una flax tax che rappresenta solo il passo iniziale di una riforma fiscale ad ampio raggio. Tutti e tre gli elementi della tassa piatta potrebbero diventare strutturali, con l’obiettivo di garantire un sistema di aliquota fissa a ogni lavoratore, dipendente e autonomo. Finora la misura non è stata resa possibile a causa di situazioni economiche poco propizie, ma il sistema fiscale potrebbe essere rinnovato già a partire dal 2023. Seguiranno senz’altro aggiornamenti in merito a una riforma finanziaria mirata a migliori condizioni economiche per diversi gruppi di lavoratori.

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