Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato, destinato alle persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni. Esso prevede una serie di semplificazioni, sia ai fini IVA che ai fini contabili, nonché un’imposta sostitutiva del 15% o del 5% sui ricavi.

Quanto dura il regime forfettario?

La durata del regime forfettario è stabilita dalla legge e dipende da due fattori:

  1. Il reddito annuo conseguito. Se il contribuente supera il limite di 85.000 euro, deve obbligatoriamente passare al regime ordinario.
  2. La scelta del contribuente. Il contribuente può decidere di uscire dal regime forfettario in qualsiasi momento, anche se non ha superato il limite di 85.000 euro.

In particolare, la legge di bilancio 2023 ha stabilito che:

  • Se il contribuente supera il limite di 85.000 euro, non va oltre i 100.000 euro, rimane comunque nel regime forfettario nell’anno corrente. In questo caso, deve semplicemente versare l’imposta sostitutiva prevista e può continuare a godere delle semplificazioni e agevolazioni del regime.
  • Se il contribuente supera il limite di 100.000 euro, deve obbligatoriamente passare al regime ordinario a partire dall’anno successivo.
    Inoltre, il contribuente può decidere di uscire dal regime forfettario in qualsiasi momento, anche se non ha superato il limite di 85.000 euro. In questo caso, deve presentare una dichiarazione di cessazione del regime forfettario all’Agenzia delle Entrate entro la scadenza ordinaria della dichiarazione dei redditi.

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In conclusione, la durata del regime forfettario può variare da un minimo di un anno a un massimo di sei anni, a seconda del reddito annuo conseguito e della scelta del contribuente.