I contributi previdenziali sono somme che i lavoratori (sia autonomi che dipendenti), sono tenuti a versare all’INPS per godere del diritto alla rendita pensionistica. Il versamento previdenziale non è un’opportunità, ma un obbligo previsto dalla legge il cui mancato adempimento ha come conseguenza l’iscrizione a ruolo per omesso pagamento. Per i lavoratori autonomi, in regime di contabilità forfettaria ed in possesso dei requisiti previsti, dal 2016, vige la possibilità di chiedere una riduzione percentuale dei contributi INPS oggetto di versamento.

L’agevolazione, come evidenziato, è concessa soltanto previa accertamento dei requisiti essenziali e non è un beneficio automatico. Per averne diritto, infatti, è necessario presentare apposita domanda. Il beneficio è stato confermato anche per l’anno corso.

Riduzione contributi INPS: quali sono i requisiti necessari?

Per godere del beneficio fiscale è necessario trovarsi nelle seguenti due condizioni:

  1. aver scelto di trovarsi nel regime forfettario ed averne, quindi, i requisiti necessari;
  2. far parte del gruppo degli imprenditori individuali iscritti alla gestione separata artigiani e commercianti.

Sono esclusi dal diritto tutti i professionisti iscritti ad una cassa di previdenza professionale come avvocati, notai o architetti e i soggetti senza cassa ma iscritti alla gestione separata INPS.

In che cosa consiste l’agevolazione fiscale?

In origine, secondo quanto previsto dalla Legge n. 208/2015, il beneficio contributivo consisteva nell’esonero dal pagamento dei minimi INPS permettendo, quindi, all’imprenditore di pagare esclusivamente i contributi sul reddito (forfettario) effettivamente prodotto. Oggi, invece, l’agevolazione è cambiata e consiste in una riduzione del 35% della somma dovuta ai fini previdenziali.

Si tratta di un beneficio contributivo piuttosto rilevante che permette agli aventi diritto di maturare un risparmio tributario significativo.

La riduzione dei contributi INPS, come già evidenziato, è un’agevolazione che trova applicazione anche per l’anno in corso. Per chi ne avesse già goduto in passato non è necessario alcun adempimento burocratico, ma per chi fosse neofita rispetto al contributo è indispensabile presentare un’apposita domanda.

Come presentare domanda ai fini dell’agevolazione contributiva?

La procedura di richiesta di riduzione dei contributi INPS forfettari 2023 è disponibile sul sito ufficiale dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale nella sezione Cassetto Previdenziale Artigiani e Commercianti e può essere compilata fino al 28 febbraio 2023.

L’ambito di applicazione del beneficio riguarda tre differenti categorie di imprenditori per i quali sono stabiliti adempimenti burocratici differenti:

  • i soggetti che hanno iniziato nel 2022 una nuova attività imprenditoriale beneficiando del regime forfettario dovranno inoltrare domanda telematica entro la scadenza del 28 febbraio per poter godere della riduzione contributiva:
  • i soggetti che intraprendono una nuova attività nell’anno in corso (2023) sono tenuti a effettuare la domanda con massima tempestività “in modo da consentire all’Istituto la corretta e tempestiva predisposizione della tariffazione annuale”;
  • chi ha già presentato domanda di riduzione contributiva negli anni precedenti accede in modo automatico ai benefici senza dover ripresentare alcuna richiesta.

Secondo quanto evidenziato dalla circolare 19 dell’INPS, in definitiva, i contribuenti in regime forfettario che hanno già goduto dell’agevozione contributiva non sono chiamati ad alcun adempimento burocratico salvo i casi di rinuncia al beneficio stesso.
In quest’ultima evenienza l’INPS ha precisato che il termine entro il quale far pervenire la rinuncia al regime contributivo agevolato è fissato al 28 febbraio dell’anno per il quale si richiede il ripristino del regime ordinario. Per effetto della rinuncia, il regime contributivo ordinario sarà ripristinato a decorrere dal 1° gennaio del medesimo anno.

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Come compilare la domanda di riduzione contributiva

Per compilare la domanda di riduzione contributiva è necessario accedere al sito INPS ed autenticarsi in uno dei modi previsti dalla piattaforma (SPID, CIE, CNS). Collegandosi alla sezione relativa al Cassetto Previdenziale Artigiani e Commercianti è possibile valorizzare sulla sinistra dello schermo un menu a tendina.
Esplodendo tale menu è consentito prendere visione di tutte le opzioni disponibili.
Nel campo riservato alle domande telematizzate è necessario, innanzi tutto, pigiare sulla voce Domande agevolate legge 208/2015 e, successivamente, sull’opzione Adesione.

Gli imprenditori che hanno già beneficiato della riduzione, a questo punto, troveranno sul Desktop il messaggio che specifica che l’agevolazione è già stata riconosciuta mentre per tutti gli altri si aprirà la domanda vera e propria che va implementata in ogni suo campo seguendo il formulario impostato.

Al termine della compilazione è necessario inviare la domanda in forma telematica ed attendere qualche giorno per prendere visione del provvedimento di accoglimento o di reiezione della domanda stessa.

Con l’accoglimento della domanda l’INPS procede a rielaborare i conteggi relativi all’imposizione previdenziale dovuta e l’imprenditore avrà diritto di godere della riduzione del 35% dell’imposta dovuta.

Riduzione contributi INPS forfettario 2023 esempio

Volendo supporre un reddito di Euro 10.000, ad esempio, il tributo contributivo dovuto viene calcolato detraendo dai contributi INPS fissi previsti il 35%.
Nello specifico, quindi, essendo i contributi previdenziali fissi pari ad euro 3800 per i redditi fino a euro 15.878 è necessario detrarre il 35% dall’imposta (3800-35% di 3800 = Euro 2.470).

Il contribuente che ha aderito all’agevolazione, quindi, sarà tenuto a versare Euro 2.470 anziché euro 3.800.

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